 | Titolo: PAPA' TRIPOSCIA. Padre Michele Catalano s.j. e il popolo dei canali Autore: Rnato Brucoli e Vito Bernardi Collana: Vie di santità Edizione: Prima edizione ISBN: 978-88-7602-230-2 Pagine: 128 Prezzo: € 15,00
Sorprendono, nel gesuita Michele Catalano (Terlizzi 1926-2009), i cambi, le accelerazioni, le ripartenze. Una vita in salita, costantemente in ripresa.
La sua è una vocazione adulta, sbocciata dopo un lungo periodo di formazione in Azione Cattolica. Lenta la preparazione, folgorante la missione.
Originario della provincia meridionale, sposa il mondo fino ad abbracciarlo all’estrema periferia del subcontinente indiano, con ampiezza di vedute e concretezza di opere.
L’apostolato è caratterizzato dall’intento evangelizzatore e dal registro spirituale, quindi dalla testimonianza e dalle opere di carità, specie dopo l’incontro con il “popolo dei canali”, l’umanità derelitta che vive, baraccata, alla periferia di Colombo, nello Sri Lanka.
Povero tra i poveri, Padre Michele annuncia, nel più difficile dei contesti, la fede misericordiosa di Dio, la Chiesa in uscita, l’umanità capace di cercare e incontrare il volto di Cristo nel volto degli uomini.
Si dedica prevalentemente all’animazione culturale, alla predicazione, all'organizzazione di esercizi spirituali fino al deflagrare del conflitto interetnico fra Singalesi e Tamil, maggioranza e minoranza nello Sri Lanka. Associa la violenza alla mancanza di cultura e al fascino suscitato dal denaro facile in contesti di vita subumana. Favorisce il rigoglio di iniziative per affermare la dignità della persona con le attività del Centro comunitario Shanty, che fonda nel 1978.
Shanty significa “pace”. In circa trent’anni di attività, Padre Michele sviluppa l’intensa opera di promozione umana in favore di trentamila emarginati, che diventano destinatari e protagonisti di programmi d’istruzione, di lotta alla malnutrizione e sanitari, di sviluppo sociale, di educazione alla convivialità delle differenze e al dialogo interreligioso.
Muove dai più piccoli: con le “scuolette” – cibo per la mente, antidoto all’ignoranza e alla violenza – e con il generoso sostegno alimentare – cibo per il corpo – che gli guadagna il curioso nomignolo di Papà Triposcia, cioè “tripla razione”, per l’abbondanza del dono.
Non è mai solo, perché capace di coinvolgere sistematicamente i familiari e tanti collaboratori nella terra natia e in ogni parte del mondo, e di organizzare un vasto movimento di volontariato, prevalentemente giovanile, all’interno del quale spicca il ruolo della Onlus Un mondo di bene, costituita a Ruvo di Puglia.
L’impegno registra un nuovo incremento dopo lo tsunami del 26 dicembre 2004, che devasta l’Oceano Indiano e colpisce duramente alcune località in cui Padre Michele esprime presenza pastorale: benché quasi ottuagenario, vive una seconda giovinezza, e favorisce la ricostruzione di interi villaggi attraverso la progettazione, realizzazione e assegnazione di cento e una abitazioni ai meno abbienti. Un traguardo incredibile per un uomo ormai svuotato di energia fisica eppure ricco di inesauribili risorse interiori.
Fede, speranza e carità, le virtù manifestate ed elargite durante l’esistenza. Insieme a tanto coraggio, infuso instancabilmente nelle giovani generazioni.
La narrazione biografica documenta, con taglio giornalistico e ampio apparato fotografico, l’attività di cerniera fra cielo e terra sviluppata da Padre Michele. La pubblicazione si coniuga con il dvd In terre assai lontane, che propone, con immagini in movimento, con sottolineature musicali e la suggestione visiva, gli esiti di un’Opera evangelica che continua. |