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 | Città uomini cose |
 | Titolo: SABINO GESMUNDO UNA VITA IN RICERCA Autore: AA.VV., a cura di Luigi Dello Russo e Renato Brucoli Collana: Città uomini cose Edizione: Prima edizione ISBN: 978-88-7602-170-1 Pagine: 184 Prezzo: € 25,00
Sabino Gesmundo è una figura artisticamente non molto conosciuta per l’umiltà della persona ma di primo piano nell’ambiente milanese degli anni Settanta-Ottanta. La trama dei pensieri e dei sentimenti che sostengono il suo linguaggio pittorico, inizialmente legato alla ricerca figurativa italiana ed europea (da Cézanne a Matisse, da Modigliani a Morandi, sotto l’influsso diretto e perdurante di Domenico Cantatore) s’innesta su uno sfondo umano personalissimo, che contempla tanto la matrice geografica e culturale della terra d’origine quanto la vicenda storica della propria famiglia, perseguitata dal nazifascismo fino al martirio, rivisitata come motivo di sofferenza e interrogazione esistenziale. L’arte di Gesmundo evoca, dunque, il Sud da cui proviene – forte e vivido nei colori, inquieto nel paesaggio – per aprirsi alla ricerca di senso che sfocia nel surrealismo alla Sutherland, ricco di elementi naturalistici. Ecco che nel primo anniversario della dipartita del Maestro, il catalogo ricostruisce questo percorso, occasionato dalla mostra antologica sulla produzione artistica fra il 1966 e il 2011. Si compone di un corposo saggio critico, della riproduzione delle opere in rassegna (incisioni, olii e acquerelli), di un ampio apparato documentario e delle testimonianze di chi ha conosciuto l’artista e con lui condiviso rapporti professionali o sodali. |
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 | Città uomini cose |
 | Titolo: MEMORIA E IDENTITÀ Autore: Comitato Vite Esemplari Collana: Città uomini cose Edizione: Prima edizione ISBN: 978-88-7602-223-4 Pagine: 120 Prezzo: € 15,00
Il Comitato Vite Esemplari porta a buon fine l’iniziativa di onorare con una scultura in bronzo, opera dell’artista Pietro De Scisciolo, i Martiri alle Fosse Ardeatine nativi di Puglia, fra cui i terlizzesi don Pietro Pappagallo e il prof. Gioacchino Gesmundo. La monografia ripropone il loro profilo essenziale; documenta le fasi della realizzazione artistica; illustra i significati dell’opera, legata ai valori di libertà, giustizia sociale, pace, dignità umana, bene comune; evoca l’esemplarità delle figure come fattore rigenerante della comunità civile e religiosa. Un sacerdote e un filosofo, fianco a fianco, alla ricerca della verità sull’uomo in un contesto storico travagliato e drammatico. |
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 | Titolo: QUARESIMA E SETTIMANA SANTA A TERLIZZI. Storia ed iconografia di un rito Autore: Francesco De Nicolo Collana: Città uomini cose Edizione: Prima edizione ISBN: 978-88-7602-235-7 Pagine: 108 Prezzo: € 19,00
Mancava uno studio che lasciasse emergere l’antichità e la rilevanza della ritualità drammatica e penitenziale della Quaresima e della Settimana Santa a Terlizzi. Il volume colma la lacuna, indagando scientificamente i riti sotto l’aspetto storico, artistico ed etnoantropologico-cultuale. Il costante rapporto fra il contesto generale e particolare, rende organica la trattazione e apprezzabile il metodo adottato.
Il lavoro si configura come un viaggio alla riscoperta della storia, delle tradizioni, della pietà popolare, dei canti e della musica, della gastronomia e dell’arte che caratterizzano la Quaresima e la Settimana Santa nella “Città dei fiori, dell’olio e della ceramica”. La scrupolosa ricerca archivistica compiuta dall’Autore consente di annoverare i riti penitenziali terlizzesi tra i più antichi di Puglia.
Il viaggio è in quattro tappe o capitoli. Nel primo, di carattere storico, viene evidenziato lo scenario complessivo, l’humus culturale dei rituali e delle “primordiali” processioni della Settimana Santa. Il secondo, di carattere descrittivo/analitico, riguarda lo studio strutturale del tempo quaresimale, dei singoli giorni della Settimana e della Pasqua, con ampio spazio dedicato alle ritualità scomparse. Nel terzo vi è la lettura delle immagini della Passione a Terlizzi. Fulcro del compendio iconografico sono i simulacri processionali, prodotti da abilità artistiche differenti e indagati con spirito critico, ora con audaci raffronti ora con accostamenti a prototipi emblematici della statuaria locale e regnicola. L’ultimo capitolo è dedicato ai suoni e ai canti che costituiscono la colonna sonora dei riti liturgici e paraliturgici della Settimana più importante dell’anno, definita altrimenti come “Settimana Maggiore” o “Grande Settimana” nell’introduzione di don Michele Amorosini, direttore dell’Ufficio diocesano per l’Arte Sacra e i Beni Culturali.
L’appendice raccoglie i più importanti documenti inediti rintracciati dall’Autore. L’Opera è impreziosita dalla fotografia di Francesco Rubini. |
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